lunedì 5 dicembre 2011

La Palazzina di caccia di Stupinigi



Una delle funzioni a cui le regge sabaude dovevano assolvere era certamente quella della caccia. Principale attività ricreativa del principe, per tutta una serie di analogie con l'arte bellica, i Savoia praticavano l'una e l'altra con grande impegno. E' così sono giunte fino a noi due testimonianze estremamente significative in questo senso, testimonianze architettoniche, che mostrano bene quanto i Savoia si dedicassero a questa forma di reale intrattenimento: la Venaria Reale, e Stupinigi. Parliamo della seconda.
La Palazzina di Stupinigi è un kolossal di arti decorative, tra chinoiserie, "ghiacci" e tutto il resto; vi lavorò il gotha degli artisti di corte, e il risultato è sotto i nostri occhi. Dimora di Carlo Emanuele III e di Vittorio Amedeo III, poi di Camillo e Paolina Borghese, fu luogo di malinconici soggiorni per la regina Margherita, prima di essere dismessa da Vittorio Emanuele III e divenire quindi Museo del mobile. 
Ora, Stupinigi è uno dei (numerosissimi) tasti dolenti di questa città: di proprietà del fallimentare Ordine Mauriziano, ha conosciuto negli anni un lento degrado, con conseguente chiusura, culminato nel clamoroso quanto tristemente famoso furto di oggetti preziosi (mobili) all'inizio del 2005, poi rinvenuti in un prato Villastellone (sic). 
Tralsciando le miserie, oggi si torna allo splendore. Perlomeno, a una parte di esso. Il 18 novembre scorso ha riaperto un po' in sordina i battenti al pubblico, reinserendosi prepotentemente nel panorama dell'offerta culturale torinese. 
Ma qui, come sempre, bisogna fare attenzione. Intanto, le visite sono ESCLUSIVAMENTE su prenotazione. Quindi, 800 329 329, che è il numero verde di Turismo Piemonte. Le visite sono tutte guidate da persone, così mi dicono (non ci sono ancora stato, verificherò domani!) molto preparate; durano circa un'ora e mezza. Considerate che si richiede di essere in biglietteria almeno mezz'ora prima dell'inizio della visita. Il percorso è limitato, non aspettiamoci di vedere tutto e subito -ingordi-:  si passa dalla scuderia alla biblioteca al salone centrale all'appartamento del duca del Chiablese. Non molto, ma è sempre Stupinigi.
Costo: 12 (dodici: sì, avete capito bene) euro; 8 euro per gli over 65 e giovani dai 12 ai 26 anni; scuole 5 euro a studente; gratis con la carta musei (che sempre più si dimostra indispensabile).
Orari: dalle 10 alle 17, tutti i giorni -il che già di per sé fa notizia un museo aperto di lunedì-, visite ogni mezz'ora, nel weekend ogni quarto d'ora.
L'apertura sarà fino al 9 aprile 2012 -ci saranno proroghe? mah..-, poi verrà probabilmente chiusa di nuovo per proseguire i lavori. Io non me la perdo: e se per caso siete in giro e non sapete poi cosa fare, o fate un giro al carrefour di Nichelino, oppure fate un salto a Moncalieri, il suo centro e il suo castello, che male non fa.
Come arrivare a Stupinigi con i mezzi pubblici? Col 41! Lo si prende a stazione Lingotto (FS, non metro), oppure piazza Caio Mario, dove fa capolinea pure il 4. E poi fermata Stupinigi. Direi facile..

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